a cura di Redazione, il 27/11/2007
Una selezione di disegni originali di Marco Lodola sarà al centro di un’esposizione che inaugura giovedì 29 novembre alla Bel Art Gallery di Milano. Si tratta di «veri e propri bozzetti preparatori che preludono alle sculture luminose o ai lavori in smalto e perspex», come ha scritto Francesca Coppola, in cui «l’artista definisce con pochi decisi tratti e piatte campiture di vibranti colori, l’immagine futura dell’opera».
Ancora Francesca Coppola: «Difficile scrivere qualcosa quando si può godere della beatitudine di osservare, di scivolare su una superficie piatta e leggermente artefatta, di volgere lo sguardo su un orizzonte sgombro, sorseggiando un aperitivo con tanto di oliva».
«Entrare nel mondo di Lodola, in Lodolandia, è semplice ma presuppone una conditio sine qua non: abbandonare qualsiasi tipo di pregiudizio critico. Per concentrarsi su una carrellata di ballerine vezzose e procaci, di alberi natalizi animati da sfavillanti colori, di esemplari da circo, di ammiccanti musicisti, basta infatti… guardarli».
«Vittorio Sgarbi a tal proposito commenta: “Galleggiare, stare in superficie senza essere superficiali, ecco il grande azzardo dell’arte di Lodola”.
In effetti l’efficacia comunicativa dell’arte di Lodola, siano i disegni a campitura bianca o le sculture di luce in perspex e neon, risiede da un lato nell’immediatezza, quasi nell’urgenza comunicativa, dall’altro nella capacità di mettere in scena con estrema rastremazione un mondo diviso tra spettacolo, vanità e indifferenza, un mondo dal sorriso di plastica e costumi da Rock’n’ Roll Star, un universo di evanescente lucore che va al di là del trash o del kitsch per manifestare una disinibita apparenza».
«Lodola stesso con disincantato fervore antintellettuale si definisce: Falso artista, elettricista…qualcuno ha battezzato il mio lavoro 'trucido laccato'. A me piacciono moltissimo questi termini. Aggiungerei ‘artista tamarro’. Come (letto questo auto-ironico profilo) non sorridere divertiti davanti ad un altro aperitivo, rigorosamente servito con oliva da una cameriera cotonata, dalle labbra rosso fuoco, che ancheggiando mostra un vistoso strascico fucsia!!».
Immagine: Bozzetto di Betty Boo