MAO: iconografia del Buddha
a cura di Valentina Redditi, il 05/12/2009
Il MAO-Museo d’Arte Orientale ha aperto le sue porte al pubblico il 5 dicembre 2008, offrendo tesori di una cultura lontana. Un anno dopo, la nuova istituzione museale celebra il primo anniversario di vita con un programma speciale di visite guidate, film, un concerto e attività per le famiglie, che si svolgerà per tutta la giornata di oggi (sabato 5 dicembre) con ingresso libero dalle 10 alle 23. Una festa che è anche un modo per ringraziare i tanti visitatori (103.355 nei primi 12 mesi) che hanno dimostrato subito di apprezzare la nascita di questo museo straordinario collocato nel cuore di uno dei quartieri più interessanti e multietnici della città, seguendo con interesse tutti gli appuntamenti offerti in questo primo anno.
Un anno ricco di iniziative, incontri, aperture straordinarie, proiezioni, concerti e serate speciali, oltre che numerose attività per i bambini e ragazzi delle scuole o accompagnati dalle famiglie. 5.262 ragazzi provenienti da classi scolastiche di ogni ordine e grado hanno preso parte alle attività didattiche proposte, e le serate estive hanno quasi sempre segnato il tutto esaurito, a conferma che il museo può trasformarsi anche in un luogo di incontro e di scambio culturale.
Durante il primo anno di vita sono state effettuate frequenti rotazioni a fini conservativi dei materiali esposti nella sezione giapponese, caratterizzata da un’alta percentuale di manufatti delicati, che necessitano di parametri ambientali particolari. Oltre ad adempiere ad uno dei doveri fondamentali di un’istituzione museale per garantire condizioni ottimali di conservazione, le rotazioni permettono al pubblico di apprezzare opere nuove che entrano oppure escono dai depositi del MAO.
Nel corso del 2009, tutti i recipienti laccati e i ventagli dipinti nella vetrina di collegamento tra le sezioni cinese e giapponese, tutti i dipinti (kakemono), tutte le stampe e i libri della sala 2.2, nonché il kakemono esposto nella stanza del tè sono stati oggetto di una doppia rotazione. I grandi paraventi al primo piano e quelli piccoli al secondo, oltre ai kesa, tessuti rituali esposti nella stessa sala, sono stati ruotati una volta. L’impegnativo lavoro di ideazione ed organizzazione di tutte queste sostituzioni ha comportato un aggiornamento dei pannelli esplicativi, delle didascalie, delle audioguide e delle schede inserite nei touch-screen.
Un importante accordo è stato stipulato con l’Unicredit S.p.A. di Milano, che ha affidato al Museo una serie completa di stampe giapponesi di Utagawa Hiroshige (1797-1858) dedicata alle “Cinquantatre stazioni di posta della Tokaido”. Le xilografie sono attualmente sottoposte a preventivi interventi di carattere conservativo e verranno esposte al MAO nel corso dell’anno 2010 (per saperne di più sulla mostra).
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