Alberto Biasi. Senza titolo, cm. 73x60 (1964)
a cura di Redazione, il 03/03/2008
Alberto Biasi, pittore e scultore, nasce a Padova il 2 giugno 1937. Frequenta dapprima gli studi classici, poi l'Istituto di Architettura ed il Corso Superiore di Disegno Industriate a Venezia. Nel frattempo inizia l'attività artistica e nel 1959 forma il Gruppo N con cui lavora ininterrottamente fino at 1967. Nel 1960 espone con Castellani, Manzoni e con gli artisti europei della "nuova concezione artistica". Nel '61, come coautore del Gruppo N, è fra i promotori di Nuove Tendenze e nel 62 fra i fondatori di Arte Programmata.
In quel periodo firma collettivamente Gruppo N opere come le "trame", i "rilievi ottico-dinamici"ottenuti per sovrapposizioni di strutture lamellari, le "forme dinamiche"ottenute per torsioni, le fotoriflessioni in movimento reale, gli ambienti a percezione instabile.
Dopo lo scioglimento del Gruppo N "si riscopre solista" e inizia a lavorare sulle forme e spazialità cangianti e sui movimenti armonici realizzando un ciclo consistente di opere dal titolo politipo. Successive sono le opere in cui abbina elementi lamellari in torsione e parti in movimento reale, oppure inserisce forme e cromatismi di forte suggestione figurale. In epoca recente Biasi ha sviluppato quest'ultima ricerca e per contrasto fra la plasticità del minirilievo e la bidimensionatità della pittura fa scaturire immagini che vivono con chi le guarda e che appaiono evocative di un mondo in continuo divenire.
Importante l’ultima evoluzione del suo lavoro: nel passaggio del 2000 Biasi elabora una sintesi delle ricerche precedenti e crea gli “assemblaggi”, soprattutto dittici e trittici prevalentemente monocromatici, d’impressionante effetto plastico e coloristico.
Grande successo ha riscosso nel 2006 l’esposizione di trenta sue opere storiche nelle Sale dell’Hermitage di San Pietroburgo.
Oltre a dodici esposizioni di Gruppo N, Biasi ha allestito più di novanta esposizioni personali, delle quali alcune recenti in sedi prestigiose quali il Palazzo Ducale di Urbino, la Casa del Mantegna a Mantova, il Wigner Institute di Erice, il Museo della Cattedrale di Barcellona, il Palazzo dei Priori a Perugia, il Museo Nazionale di Villa Pisani e ultima, in ordine di tempo, la Galleria Nazionale di Praga.
Ha inoltre partecipato a oltre quattrocento collettive, fra cui la XXXII e la XLII Biennale di Venezia, la XI Biennale di San Paolo, la X, XI e XIV Quadriennale di Roma e le più note Biennali della grafica, ottenendo numerosi e importanti riconoscimenti. Nel 1988 una sua antologica al Museo Civico agli Eremitani di Padova ha raggiunto un'affluenza di 42.000 visitatori.
Sue opere si trovano al Modern Art Museum di New York, alla Galleria Nazionale di Roma e nei Musei di Belgrado, Bolzano, Bratislava, Buenos Aires, Ciudad Bolivar, Epinal, Gallarate, Guayaquil, Livorno, Lodz, Ljubljana, Middletown, Padova, Praga, Rovereto, San Francisco, Saint Louis, Tokio, Torino, Ulm, Venezia, Wroclaw, Zagabria ed in numerose collezioni italiane e straniere.